La terapia di coppia secondo il modello cognitivo costruttivista si riferisce alla comprensione delle dinamiche che sottendono al rapporto sentimentale.
L’obiettivo è quello di permette una più chiara lettura delle modalità relazionali di entrambi, valorizzare le risorse, favorire la consapevolezza dei limiti di entrambi, migliorare la negoziazione, rendere esplicite le aspettative dei partners, consentire ad entrambi di poter esprimere i propri sentimenti e di superare i momenti di crisi. In questi termine il processo terapeutico si delinea come una vera e propria terapia della relazione di coppia.
Attraverso l’esplorazione di come gli stili sentimentali si ingranano e di come si ingaggiano i significati personali nelle fasi di formazione mantenimento e crisi, si può giungere ad una maggior consapevolezza e chiarezza delle dinamiche che sottostanno al rapporto di coppia stesso.
La durata di una terapia di coppia è legata alle specifiche situazioni e alle modalità dei partner di ingaggiarsi nell’esplorazione di sé e di sé con l’altro.
La Psicologia del Benessere è un approccio specifico della psicologia orientato al ripristino di un maggior benessere psico-fisico in diversi ambiti: a scuola, in famiglia, al lavoro e all’interno delle proprie relazioni personali.
L’attuale contesto socio-culturale richiede prestazioni sempre più performanti, standard sempre più elevati, confronti con gli altri sempre più competitivi.
L’intervento si specifica nel facilitare l’acquisizione di strumenti e strategie che possano permettere di fronteggiare gli stati emotivi e lo stress della vita quotidiana.
Il percorso di benessere psicologico consiste in una serie di incontri specifici individuali o di gruppo dimensionati in funzione della situazione.
La psicotraumatologia è la disciplina della psicologia che si occupa della clinica del trauma psicologico, dalla diagnosi alla cura, il modo di intervenire sugli effetti, talvolta devastanti, che il trauma ha sulla salute delle persone.
Un approccio psicoterapico in cui la cura del trauma prende le mosse da riflessioni, studi e condivisioni di specialisti di diverso orientamento. Trauma, dal greco “ferita”.
“In modo molto generale, possiamo definire il trauma come un’esperienza di particolare gravità che compromette il senso di stabilità e continuità fisica o psichica di una persona” (M.Giannantonio)
Il trauma lascia impronte sensoriali isolate: imagini, suoni, sensazioni fisiche, accompagnate da emozioni, di solito molto intense di terrore e impotenza. L’obiettivo della terapia del trauma è quello di curare la ferita che l’evento lascia nell’anima della persona, come un’impronta attraverso un intervento strutturato e specialistico.
Questo genere di intervento si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei comportamenti alimentari non funzionali, delle emozioni associate a pensieri distorti circa la relazione con il cibo.
Maggior consapevolezza significa aumentare la conoscenza dei propri meccanismi di funzionamento e come questi entrano nella relazione tra pensieri, emozioni e comportamento e cibo.
I tempi sono dimensionati in funzione della situazione.
Gli interventi possono essere individuali e di gruppo.